I FILM VINCITORI

30_____70 DOC FEST 2020

I giurati si sono espressi e hanno decretato i vincitori della seconda edizione del 30_____70 DOC FEST.  La premiazione è avvenuta domenica 21 Novembre 2021 al Multisala Verdi di Vittorio Veneto.

FILM VINCITORE

Il film sottolinea perfettamente come la fotografia ordina, costruisce e definisce il mondo allo stesso modo di altri dispositivi di controllo, ad esempio il cinema”

One Image, Two Acts esamina gli archivi fotografici e cinematografici della British Petroleum durante le sue operazioni in Iran, Iraq e Kuwait per svelare la diffusa costruzione di cinema da parte della British Petroleum nelle città petrolifere del sud-ovest dell’Iran. Il film segue la trasformazione di questa emergente economia dell’immagine nel delineare il movimento di nazionalizzazione e il cinema anticoloniale iraniano tra 1950-1980 e traccia le infrastrutture mediatiche attraverso le quali il petrolio ha agito come agente di potere nell’episteme coloniale.

MENZIONE SPECIALE DELLA GIURIA

Il film coraggioso e folle, ricco di punti di scena, il film forza i limiti della privacy e del proprio spazio personale”

Un’entità enigmatica vaga per la periferia olandese puntando silenziosamente una telecamera su tutto ciò che incontra. Ben presto si ritrova davanti a una porta. Come reagiranno gli abitanti della regione a un incontro con un operatore di camera non invitato e imperscrutabile? Divertente e inquietante, mondano e ultraterreno, “A man and a camera” è una provocazione infinitamente sorprendente: un ribaltamento delle dinamiche di potere nel documentario, un’indagine sulla natura umana, un appuntamento con il reale.

MENZIONE SPECIALE “GIUSEPPE TAFFAREL”

Per il documentario di carattere sociale e politico.

Questo giorno è passato alla storia come il giorno in cui i combattenti per la libertà (Freedom fighters) di Hong Kong hanno preso d’assalto il consiglio legislativo e nella sala delle assemblee hanno depositato per la prima volta il Manifesto di protesta di Hong Kong.

1 luglio 2019. Negli ultimi tre mesi si sono svolte numerose marce in cui ben due milioni di persone sono scese in strada per chiedere il ritiro del disegno di legge sull’estradizione che consentirebbe di inviare gli indagati nella Cina continentale per essere processati. La sera precedente, i partecipanti al raduno pro-polizia sono arrivati ​​al punto di affrontare le persone in lutto e distruggere il memoriale improvvisato per il primo martire della protesta.