Attraverso una selezione di brani musicali, cinematografici e letterari, il film apre una conversazione che attraversa il labirinto della violenza domestica e del dolore causato da ideali o circostanze. Tratta di diversi tentativi di vivere insieme, di alimentare i legami con le persone scomparse, in un’ampia riflessione sulla nostra condizione singolare/plurale. Non è un film sulla famiglia, sulla coppia, sulla comunità o sul poliamore. Piuttosto tracce di un atto di esistenza. Filmati come frammenti fossili. Suoni che conservano suggestioni di incontri con persone e momenti. Una conversazione in cui saggio e poesia si intrecciano, vagando nella zona sfocata in cui si fondono i nostri esseri solitari e inizia l’ambiguità della nostra vita relazionale intima.” Anna Marziano